My Dark Art Room: Percezioni Atto VI

mercoledì 6 ottobre 2010

Percezioni Atto VI - Perceptions Act VI

Tecnica Mista su Tela - Mixed Technique on Canvas

120 x 100 cm

2010

Imponenti ed implacabili manichini, come giustizieri senza pietà e senza perdono, circondano la coscienza di un uomo, al quale non sarà più concessa una via di scampo, un vile alibi, per evitare di fare i conti con sé stesso. E’un vero e proprio giudizio universale, che lo costringerà a guardare negli occhi tutti i suoi errori, le rimosse colpe del passato, e le miserevoli azioni commesse, sepolte nel buio dell’egoismo.

Prof.ssa Manuela Torre

2 commenti:

Anonimo7 ottobre 2010 alle ore 21:51
la luce attraverso una finestra abbaglia, fa prendere degli abbagli e li trasforma in giganti evanescenti dall'aspetto minaccioso che con il passare delle ore svaniscono e il protagonista senza rendersene conto convive e combatte con questa realtà che non è altro che la paura del vuoto generato da una luce accecante,..........

ermenegildo bianco
sociologo dell'arte
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Anonimo10 gennaio 2011 alle ore 22:58
Enhorabuena David, me gusta tu trabajo. Un saludo.....
Isa.
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La Critica

PROFILO DELL’ARTISTA

L’arte di Davide Giallombardo è intensa ed incredibilmente coinvolgente, contraddistinta da una fortissima carica comunicativa.
L’artista toscano, quando dipinge, non è mai banale, mai prevedibile, mai ripetitivo.
La sua scrittura pittorica è caratterizzata da una dinamica concettuale e metodologica estremamente personale, e, per tale motivo, risulta difficile catalogarlo in una specifica corrente artistica.
Si può parlare di uno spunto di stampo metafisico e surrealista, ma è palese come, nei fatti, Giallombardo persegua uno stile proprio, che punti a delineare il profilo di un suo sogno artistico, un sogno coadiuvato da un’importante abilità tecnica, alimentato da una potenza intellettuale artistica ragguardevole ed accarezzato da una sensibilità rara da reperire.
Nei lavori di Giallombardo, esiste uno zelante ed incessante spirito di ricerca, sia in sé stesso che nel mondo che lo circonda.
Egli naviga nell’animo umano, con una minuziosa attenzione per la sfera psicologica ed emozionale dell’uomo.
Talvolta, i suoi quadri divengono una sorta di specchio, nel quale è possibile vedere riflessi i propri pensieri più intimi, ebbri di incubi dimenticati o sogni rievocati.
Alcune sue opere sono dei veri e propri labirinti della mente e dell’anima. Nella sua arte, niente è mai come sembra, e ciò porta lo spettatore a scarnificarne meticolosamente i dipinti, per poter cogliere il loro significato più autentico, attuando, in tal modo, un’analisi di ciò che vede e non una laconica ed approssimativa sintesi dell’opera.
Credo fortemente che Davide Giallombardo abbia tanto da offrire al mondo dell’arte.
Un artista del suo calibro non può che essere destinato a divenire un indiscusso protagonista sul maestoso palcoscenico dell’arte del III millennio.

Prof.ssa Manuela Torre